God Of War Wiki
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Eravamo i guardiani del sentiero sacro di Delfi.

Ma ora non siamo che polvere.

–Un messaggio da un abitante di Cirra

Cirra1

Cirra è un villaggio portuale che sorge sulle coste rocciose della penisola greca. Tappa obbligatoria per tutti coloro che cercano di raggiungere la città di Delfi, e più nello specifico la Torre dalla quale poi si può avere accesso al Tempio di Delfi, dove l'Oracolo risiede.

All'interno della saga di God of War, appare solo in God of War: Ascension.

Serie di God of War[]

Passato[]

Porto cirra

Il porto sotterraneo del villaggio.

Costruito probabilmente molto tempo dopo rispetto a Delfi, Cirra venne fondato lungo le pendici del Monte Parnaso, in un territorio completamente montuoso che giungeva sino al mare. Costruito sulle rocce, sopra ad un intricato sistema di tunnel naturali e grotte sottomarine, il villaggio fungeva principalmente come sbocco della città di Delfi sul golfo di Corinto e sul mare Egeo (grazie al suo porto, ricavato in una delle grotte sotterranee e custodito dal Signore del porto). Oltre ad essere una tappa obbligata per i vari pellegrini che volevano raggiungere il Tempio dedicato al Dio Apollo; difatti Cirra custodiva l'ingresso per il sentiero sacro che portava alla Torre di Delfi.

Cisterna cirra

La cisterna

Il territorio impervio non rese facile lo stabilirsi di una comunità sulle coste di Parnaso, per consentire ciò, venne così costruito un enorme acquedotto che permetteva alle acque della fonte di Castalia di raggiungere sino alla grande e sontuosa cisterna del paese, che poteva essere così rifornito sempre di acqua, consentendo la sopravvivenza dei suoi abitanti.

Ruota idraulica cirra

La grande ruota idraulica.

Oltre alla cisterna (che riforniva la maggior parte del villaggio), fu costruita anche una grande ruota idraulica e un sistema di piccoli canali di legno che avevano il compito di portare l'acqua ai vari livelli del villaggio scavati nella roccia della montagna greca.

Cirra5

Un concept art del villaggio di Cirra, in cui si vede uno dei canali di legno che portavano l'acqua ai vari livelli del villaggio.

Importante notare come l'oracolo Aletheia avesse un forte legame con gli abitanti del paese greco, infatti affidò ai suoi abitanti la custodia di uno dei poteri ricevuti dagli Dei dell'Olimpo: il Fuoco di Ares.

Rise of the Warrior[]

Un tempo eravamo una cittadina fiorente...poi giunse lui...Ora non abbiamo più nulla. Non esistiamo più.

–Un messaggio da un abitante di Cirra

Tempo prima degli avvenimenti di God of War: Ascension, nel paese giunse un generale seguito dal suo folto esercito, ed accompagnato dalla subdola strega Circe. Il comandante era in cerca di un ex-campione degli Dei, che da tempo però si era ritirato dalla vita militare, stabilendosi a Cirra. Qui l'uomo si era fatto una nuova vita, mettendo su anche una famiglia. Quando l'ex-guerriero rifiutò la proposta del generale di unirsi a lui e al suo esercito, il comandante si vide costretto ad uccidere a sangue freddo l'uomo.

Generale circe fiala veleno acqua cirra

Il generale e Circe avvelenano l'acqua di Cirra

Alla vista del padre morente, il figlio accorse in suo aiuto, ed in punto di morte, si fece giurare dal giovane che mai avrebbe lasciato che qualcuno arrecasse danno alla loro famiglia, e che nemmeno lui ne arrecasse. Dopo la morte del padre, il giovane, ricolmo d'odio, rabbia e sete di vendetta afferrò l'arma che era stata usata per uccidere il genitore ed attaccò il generale, ferendolo al volto. Ripresosi dall'attacco, il comandante sconfisse facilmente il giovane; ritirandosi poi sulle montagne intorno a Cirra, insieme al suo folto esercito.

Ci sono molti modi per distruggere un villaggio...e il Generale li conosce tutti.

L'acqua...veleno...

–Orkos

Al calar delle tenebre, il condottiero e la spietata maga Circe si avvicinarono alla grande ruota idraulica del villaggio e da lì ne avvelenarono le riserve d'acqua, causando la morte di molti abitanti. Alla vista della devastazione e la morte che cominciarono a colpire il suo villaggio, il giovane guerriero pregò gli Dei affinchè gli garantissero una vendetta contro gli spietati nemici che avevano invaso la sua terra natia. A rispondere fu Ares, il Dio della Guerra, provocando il crollo della grande ruota idraulica e dell'acquedotto del villaggio. L'inondazione che seguì distrusse l'accesso al porto della città, e spazzò via l'esercito del generale, che però venne salvato da Circe.

Ruota idraulica acquedotto cirra distrutto esercito generale

Ares fa crollare l'acquedotto e la grande ruota idraulica del villaggio, spazzando via così l'esercito del generale.

Con il suo villaggio condannato alla rovina, ormai tagliato fuori dai rifornimenti d'acqua, provenienti dalla fonte di Castalia a Delfi, il giovane guerriero partì alla ricerca di un modo per uccidere lo spietato comandante ed ottenere così la sua vendetta.

Ritornato al villaggio grazie ad un incantesimo di Circe, il giovane guerriero apprende che in realtà il generale non è altri che lo zio, che era arrivato nel villaggio per convincere suo fratello a riprendere in mano le armi e riabbracciare la sua vita da guerriero. Al rifiuto dell'uomo però, il fratello decise di ucciderlo. Il giovane allora decise di vendicare la morte del padre avvelenando il vino del comandante con del sangue di Cerbero (uno dei veleni più potenti). Con la morte dello zio però, il guerriero venne meno alla promessa fatta con il padre e per questo venne relegato tra le mura del Centimane.

Orkos offre aiuto kratos

Orkos si presenta a Kratos offrendo il proprio aiuto.

L'arrivo di Kratos[]

Neppure gli Dei dell'Olimpo potrebbero salvarci da noi stessi. Il destino del nostro villaggio dipende da un solo guerriero.

–Un messaggio da un abitante di Cirra

Col passare del tempo, Cirra finì per ridursi ad un villaggio fantasma, con il proprio bestiame e la propria gente che lentamente morivano di sete, dato che ancora non erano stati riparati l'acquedotto proveniente da Delfi, la grande ruota idraulica della città e l'accesso al proprio porto nelle caverne che si estendevano sotto al villaggio. Dopo essersi macchiato dell'omicidio della propria famiglia, e dopo aver rinnegato il patto stretto con Ares, Kratos cercò rifugio nella quasi desertica Cirra.

Kratos cirra

Kratos viaggia in mezzo al villaggio deserto

Nonostante il tempo passato dalla distruzione arrecata da Ares, il villaggio era ancora abitato da pochissimi individui che ben sapevano che se la situazione non fosse migliorata presto, il loro villaggio sarebbe scomparso del tutto tra l'ardità delle pendici rocciose del Parnaso. Molte sono le note che si possono trovare sparse per il villaggio e dentro le case in cui gli abitanti ricordano i vecchi tempi di gloria (come guardiani del sentiero sacro per raggiungere Delfi e il Tempio dell'Oracolo) e in cui ricordano una delle ultime rivelazioni di Aletheia, che aveva rivelato loro che la salvezza di Cirra sarebbe arrivata grazie alle azioni di un guerriero scelto dagli Dei dell'Olimpo stessi (lo stesso Kratos).

Ben presto, anche le Furie raggiunsero il villaggio, con l'intento di controllare Kratos attraverso delle illusioni (generate molto probabilmente da Tisifone) della sua vita passata e ricondurlo così sotto il controllo del Dio della Guerra. In soccorso dello spartano arrivò Orkos (la furia nata dall'unione di Aletto ed Ares, e custode dei patti) che riportò a Kratos una collana e un anello che erano appartenuti a sua figlia e a sua moglie. Oggetti che permisero allo spartano di scacciare le visioni che attanagliavano la sua mente. Prima di attirare le furie lontane dal Fantasma di Sparta, il custode dei patti gli intimò di raggiungere il Tempio di Delfi e trovare l'oracolo Aletheia.

Amuleto uroboro ruota idraulica kratos

Kratos utilizza il potere dell'Amuleto di Uroboro per riparare la ruota idraulica di Cirra.

Fu così che lo spartano si mise in cammino, e attraversando villaggio dovette farsi strada tra la miriade di nemici che le Furie avevano mandato nelle vie di Cirra: parassiti di Megera, satiri, generali satiri, cani rabbiosi, mastodonti, gorgoni, ciclopi, sibille delle sirene, arpie e talis di fuoco. Superato il villaggio, i suoi canion, l'ormai distrutta ruota idraulica e l'acquedotto e la secca cisterna della città, Kratos riuscì infine a raggiungere la fonte di Castalia e da li inziare il suo viaggio verso Delfi.

Porto cirra kratos

Kratos nel porto di Cirra, in partenza per Delo

Dopo aver ucciso Castore e Polluce, ed aver recuperato l'amuleto di Uroboro, il Fantasma di Sparta fece ritorno a Cirra e lungo il suo percorso ricostruì sia l'acquedotto che la grande ruota idraulica grazie al potere della reliquia; permettendo così all'acqua di ritornare nel villaggio, assicurandone la sopravvivenza e la rinascita. In seguito, tramite le varie gallerie sottomarine, Kratos riuscì a raggiungere il porto del villaggio, che era rimasto comunque attivo, nonostante il crollo dell'acquedotto avesse ostruito la via che lo collegava con Cirra; e qui lo spartano riuscì ad imbarcarsi verso Delo e la Statua di Apollo costruita da Archimede.

Galleria[]

Curiosità[]

  • Il toro e il Minotauro sono figure ricorrenti nella decorazione e nell'architettura del villaggio. Nell'antichità il toro era simbolo di fertilità e potenza (ed era per questo associato agli Dei, in particolare ai tre re fratelli: Poseidone, Ade e Zeus).
  • Il nome del villaggio deriva da quello di una ninfa che, secondo la mitologia lo avrebbe fondato.
  • Cirra è un altro nome con cui è conosciuta Adrastea, la ninfa che allevò Zeus dopo che sua madre Rea lo salvò dall'ira famelica di Crono.
  • Nella realtà, il villaggio, vicino al porto, ospitava un enorme tempio dedicato ad Apollo, ad Artemide e a Leto (loro madre), ed uno più piccolo dedicato alla ninfa Adrastea (o Cirra/Crisa).
  • Nella realtà, le riserve idriche di Cirra vennero davvero avvelenate.
  • Nella realtà, Cirra era si il porto che consentiva a Delfi di avere uno sbocco sul golfo di Corinto, oltre ad essere tappa obbligata per raggiungere il tempio dell'oracolo di Apollo; ma era tutt'altro che un villaggio pacifico. Era, in verità, una piccola città fortificata e i suoi abitanti avevano l'usanza di derubare i poveri pellegrini che dovevano per necessità transitare per essa per raggiungere Delfi, oltre a raccogliere le tasse e occupare le terre sacre che erano di diritto del tempio. Per porre fine a questa situazione, le diverse polis della zona si unirono nella anfizionia delfica: una confederazione volta alla protezione dei luoghi di culto di Apollo e Artemide. Intorno al 600 a.C. la lega consultò l'Oracolo di Delfi che invitò le polis all'intraprendere una guerra totale contro la città oltre ad aggiungere una maledizione in nome del Dio dell'illuminazione: "il loro terreno non doveva più produrre e i figli delle loro donne e del loro bestiame dovevano nascere deformi". Iniziò così la prima Guerra Sacra, che durò per ben dieci anni. Un giorno, uno dei cavalli dell'esercito della confederazione ruppe per sbaglio un tubo sotterraneo che riforniva d'acqua la città, fu così che dietro consiglio del medico Nebro (antenato di Ippocrate) vennero usate abbondanti quantità di elleboro per avvelenare l'acqua. Indeboliti da una tremenda diarrea (dovuta al veleno) i guerrieri di Cirra non riuscirono più a proteggere la città, che fu facilmente conquistata e la sua intera popolazione sterminata.
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